domenica 18 marzo 2012

VIOLETA PARRA - «GRACIAS A LA VIDA»








« En los jardines humanos 
que adornan toda la tierra 
pretendo de hacer un ramo 

de amor y condescendencia » 

(Violeta Parra, Es una barca de amores)


Violeta del Carmen Parra Sandoval (San Carlos, 4 ottobre 1917 – Santiago del Cile, 5 febbraio 1967), cantante, poetessa e pittrice cilena. A Violeta Parra si deve un’importante opera di recupero e diffusione della tradizione popolare del Cile, opera proseguita poi dal movimento della Nueva Canción Chilena. Nelle sue canzoni sono sempre presenti la denuncia e la protesta per le ingiustizie sociali.

Figlia di Clarisa Sandoval Navarrete e di Nicanor Parra, professore di musica e sorella di Nicanor Parra, famoso poeta moderno, Violeta vive un’infanzia difficile a causa delle ristrettezze economiche in cui versa una famiglia numerosa composta da dieci fratelli. Proprio questi problemi la spingono a cercare di guadagnare qualcosa cantando e suonando insieme ai fratelli per le strade, nei circhi e persino nei bordelli.
Nel 1937, si trasferisce a Santiago del Cile dove conosce e sposa Luis Cereceda. Da questo matrimonio, finito nel 1948, nascono i figli Ángel e Isabel, che in seguito seguiranno le orme delle madre diventando anch’essi cantanti.
Violeta lavora suonando nelle sale da ballo e talvolta per piccole stazioni radio. Incomincia intanto ad interessarsi alla ricerca delle tradizioni popolari del suo paese.
Nel 1949 si sposa nuovamente e da questo nuovo legame nascono le figlie Luisa e Rosita Clara.
Nel 1953, dopo un recital a casa di Pablo Neruda viene chiamata da Radio Chile per un programma sul folclore locale. Nel 1954 riceve il premio Caupolicán ed inizia una serie di tournée che la porteranno in Europa, in occasione del Festival della Gioventù di Varsavia, ed in Unione Sovietica. Soggiorna poi a Parigi per quasi due anni, tornando in Cile nel 1956 dove inizia ad unire all’attività musicale (recital e ricerca) quella di pittrice.
Nel 1960 incontra il musicologo e antropologo svizzero Gilbert Favre, che diventerà l’amore della sua vita e al quale dedicherà centinaia di canzoni d’amore, tra cui le più conosciute sono Corazón maldito, Qué he sacado con quererte, Run Run se fue pa’l Norte e il frammento di balletto El Gavilán, Gavilán.
Nel 1961 torna in Europa, accompagnata dai figli Isabel e Ángel, per una lunga tournée che la porta anche in Italia. Nel 1964 è la prima donna latinoamericana ad esporre le proprie opere in una personale al Museo del Louvre (sezione Arti decorative). Nel 1965 ritorna in Cile. Qui installa un grande tendone (la carpa de la Reina) alle porte della capitale Santiago, che nelle intenzioni della Parra deve essere un centro culturale concentrato nella ricerca sul folclore cileno (Centro delle Arti). È sostenuta dai suoi figli e da altri artisti come Patricio Manns, Rolando Alarcón e Víctor Jara, ma non riesce ad interessare il grande pubblico.
Nel 1966 registra dei nuovi dischi, viaggia in Bolivia, dà una serie di concerti nel sud del Cile e poi torna a Santiago per continuare il suo lavoro artistico al Centro delle Arti. Qui scrive le sue ultime canzoni.
La sua relazione sentimentale con Gilbert Favre finisce. Lui parte per la Bolivia, dove diviene il co-fondatore del gruppo musicale Los Jairas. Questo dramma personale ispira a Parra una delle sue canzoni più conosciute: Run Run se fue pa’l Norte. Sempre nel 1966 Parra registra quello che sarà il suo ultimo disco: Gracias a la vida, Volver a los 17, Rin del angelito sulla mortalità infantile, Pupila de águila, Cantores que reflexionan e El albertío.
Il 5 febbraio 1967, all’età di cinquant’anni, colpita da una grave forma di depressione, Violeta Parra mette fine ai suoi giorni. La sua canzone Gracias a la vida è considerata il suo testamento spirituale ed è stata interpretata da numerosi cantanti.
Nel 1970 viene pubblicata la raccolta di versi Décimas (la décima è una strofa di 10 versi ottonari rimanti ABBAACCDDC), alcune delle quali sono state musicate dal compositore cileno Luis Advis, che le ha inserite nella cantata Canto para una semilla interpretata dal complesso Inti-Illimani insieme ad Isabel Parra.
Una raccolta di testi delle sue canzoni, con notevole apparato critico, è stata pubblicata in Italia col semplice titolo Canzoni.
Nel 2011 Andrés Wood ha diretto il film Violeta se fue a los cielos basato sul libro omonimo di Ángel Parra e interpretato da Francisca Gavilán.
Nel 1991 è stata creata una fondazione a lei dedicata. Attualmente ne è presidente la figlia Isabel Parra. La fondazione ha lo scopo di riunire ed organizzare l’opera di Violeta Parra.
Il brano Gracias a la vida è stato reinterpretato da moltissimi artisti. 

Fonte principale per la biografia: http://it.wikipedia.org/wiki/Violeta_Parra




A noi, qui, è parso giusto fare un piccolo omaggio non solo alla profonda interprete e caparbia avversaria dei grandi mali umani, non solo al suo essere artista e cantante, ma alla poesia che Violeta riusciva, riesce, a far vivere nei testi delle sue tante canzoni, rendendola comprensibile e condivisibile anche a sus pobrecitos amigos y compañeros, e a quelli che la vita ha relegato ai margini, ma che non possono, non devono rassegnarsi a questo.





VIOLETA PARRA - Gracias a la vida 
(Thanks to life) ORIGINAL version























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7 commenti:

  1. Oggi 8 marzo 2013 abbiamo ritenuto di aggiornare questo post che fra dieci giorni avrebbe avuto un anno di vita. Ma le parti che lo costituivano sono ancora qui. Rinnovarlo e ampliarlo con l'inserimento di alcuni nuovi elementi come le quattro foto, l'accrescimento delle note biografiche e soprattutto il video con l'esecuzione originale registrata di "Gracias a la vida" è un ulteriore omaggio alla vita, all'arte, alla poesia di Violeta Parra. Ma anche un pensiero non piccolo né retorico a quel mondo umano che si chiama donna.

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  2. Ho finito ora di ascoltare seguendo i versi e...ho le lacrime agli occhi. Non lo so perchè. Forse per quel suono dolcissimo della voce e quel "grazie alla vita", nonostante tutto. Che Donna, così forte e fragile insieme. DONNA. E grazie a te, Antonino, per la grande sensibilità che dimostri con questo bellissimo omaggio, a tutte le donne.

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  3. Grazie, molto apprezzato e sì, nonostante tutto, grazie alla vita.
    Liliana Z.

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  4. come dice Liliana, sì, nonostante tutto, grazie alla vita.
    Mi è piaciuta molto la traduzione
    cb

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  5. Grazie alla vita che esistono poeti ed artisti. Grazie a Nino che ce ne fa conoscere di nuovi!

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  6. Hermosa publicación sobre Violeta,la gran poeta,canta autora Chilena y compatriota mía.

    Muy bello tu blog Antonino.
    ¡Felicidades amigo y poeta!.
    Abrazos y gracias por compartirlo.

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    1. Gracias Sayen, estoy muy agradecido por tus amables palabras, querida amiga y poeta.

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