Cuore d’Uomo
Il Cuore d’Uomo è monte di Fiume,
ciottolo, argine a pietre sconnesse.
È trama d’ordito di buoncostume,
che spesso tace in silenti rimesse.
È prova taciuta in limbo di brume
ché Cuore sa le perdute promesse.
Cuore d’Uomo di rosso è albume,
spuma fragile a mangiar si volesse,
eppur legante è d’ogni dolciume.
Liquore in cui s’annega, accadesse
di non sentir che un frantume
di sogni: tramonto su calesse.
Il Cuore d’Uomo è nudo, se assume
poi sembianza di sconfitte ammesse:
tornar di ventre in ventre implume,
di quando cantavano le prime messe,
di quando a ginocchio, color bitume,
parevan prime forze già cedesse.
Cuore d’Uomo sa, sente, sussume
ogni alito (pria Vento s’avvedesse)
e quando ferita poi presume…
Non chiede (domande non confesse).
Come è a quel gustare d’un agrume
le secche scorze d’odor dismesse.
Cuore d’Uomo, dardo a punta d’allume:
a sale ha lesioni, più impresse;
e per quanto ne celi nel costume
non puoi dir ‘ a
mia pelle son omesse ’
fuoco vivo pare più l’accendesse.
Il Cuore d’Uomo è forse quel barlume
che nel Silenzio di cose ammesse,
(di quando in bilico par si cadesse)
rimane solo sentore, d’acume:
esse Uomo val finché Donna esistesse.
Lo sperimentalismo è uno (e non il solo) dei tatti distintivi della poesia di Anna Elle, giovane poeta (e, per noi, non: poetessa) molto attiva e promettente, a quanto - già alla prima occhiata - ci è sembrato. La conferma l'abbiamo qui, in questo testo dalla sintassi smontata e poi rimontata in modo del tutto sorprendente. Nella reinvenzione di una lingua arcaica, eppure fertile di novità sintattiche, semantiche o, solo in apparenza, meramente grammaticali, noi crediamo che il lettore possa nutrire a buon diritto la speranza di attingere, attraverso i testi di questa giovane autrice, a più vive e veritiere fonti linguistiche e poetiche.
RispondiEliminaA. C.