Pier Massimo Forni
Professor of Italian Literature
German and Romance Languages and Literatures
The Johns Hopkins University
3400 North Charles Street
Baltimore MD 21218
Telephone: (410) 516-8047
E-mail: forni@jhu.edu
Professor P.M. Forni graduated from the University of Pavia in 1974 and received his Ph.D. in Italian literature at UCLA in 1981. A faculty member at Johns Hopkins since 1985, he received the Johns Hopkins Alumni Association's Excellence in Teaching Award (School of Continuing Studies, 1998) and the Outstanding Faculty Award (for undergraduate teaching, 1993). He has written extensively on the works of Giovanni Boccaccio (1313-1375). Among the visiting appointments he was granted are those from the University of Virginia and the University of Pennsylvania. He was the co-founder and co-director of the Johns Hopkins Civility Project and continues to publish on the topic of civility.
You can click here: http://grll.jhu.edu/italian/bios/pier-massimo-forni/
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Ben poco si è detto, proprio su questo blog (v. QUATTRO POESIE DI PIER MASSIMO FORNI) a proposito di questo poeta e ben poco si può scoprire riguardo alla sua poesia, se non attraverso la lettura della prefazione e dei magnifici, eleganti, polemici, provocanti versi racchiusi nel suo primo libro, se non attraverso la nostalgica sublime perfezione del suo secondo libro.
Quando Pier Massimo Forni vide pubblicato STEMMI presso Scheiwiller era un giovanissimo e promettente poeta. Di lui abbiamo letto anche HOTEL PACE DEI MONTI, pubblicato per i tipi di Greco&Greco, nella collana Cristallo di Rocca. Erano gli anni 90 dell'altro secolo.
Pier Massimo Forni, STEMMI, prefazione di Maria Corti, Scheiwiller, Milano, 1977
Maria Corti concludeva così la sua prefazione a STEMMI: "...Il Tasso scrisse più di una volta che il poeta deve ora fuggire dal mondo, ora da se stesso. Forni è ancora lirico tutto raccolto in se stesso, ma è prevedibile che il già consistente conto aperto alla banca della vita gli darà in futuro una visione certo altrettanto inquieta, ma tuttavia con minori margini di labilità perché più inserita nel proprio contesto storico e sociale, più incentrata, per dirla ancora col Tasso dell'ultimo canto della Gerusalemme, sull'ASPRA TRAGEDIA DELLO STATO UMANO."
RispondiEliminaGrandissimo poeta non c'è dubbio, con quel gioiello che hai scelto che è "Lettera a Stella"...Giancarlo Serafino
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