venerdì 20 aprile 2012

METH SAMBIASE - DUE FRAMMENTI E UN INEDITO A DECLINARE "METH"





Meth Sambiase (Meth non è il suo nome di battesimo ma quello scelto). Studi artistici (Michele Sovente come docente di Letteratura Contemporanea) e la passione della scrittura. Negli anni la mappatura delle tessere dello scrivere passa dalla redazione di radio locali fino ai settimanali femminili nazionali, con una vecchia tessera di giornalista pubblicista nel cassetto. Ha vinto nel 2011 il “Woman in Art”, sezione poesia, presidente della giuria Milo De Angelis. A marzo 2012 sarà pronto il libro con la raccolta vincitrice, e la prefazione della giuria del WIA. Libri di poesie pubblicati: Tempo inaspettato e Una Clessidra di grazia, edizioni Rupe Mutevole. Una clessidra di grazia ha ottenuto il terzo posto del premio “Leandro Polverini” del 2011. A dicembre 2011, la plaquette Leporis (in)canti matrigni, edizioni Limina Mentis. È stata segnalata nel 2011 al XIII Premio “San Vitale” di Bologna e al II Premio “Franco Fortini”. Varie partecipazioni in antologie, l’ultima è “Fragmenta”, della casa editrice Smasher, per il progetto di Ulteriora Mirari. Tra le ultime partecipazioni, “Le strade della Poesia III edizione” (Guardia Lombardi) e “Poesia a strappo” (Crema). Cura la pagina poetica ElegiaStella sul sito RainStars.net. Tra le cose del passato, presenze in alcune antologie. In forma stampata, quelle di Poesiaèrivoluzione, Aletti Editrice, Edizioni Rei e Samperi editore, quelle nel web, l’antologia erotica di Vir-Us. Il suo blog di poesie e pensieri vaghi è su Io bloggo e WordPress.

Meth Sambiase è rintracciabile online su 

http://methsambiase.wordpress.com/ e http://methsambiase.iobloggo.com/ (quest'ultimo blog raccoglie quel che restava dei post di Meth su Splinder)





ME


Ho crepe e fessure,
le sto cercando: ne devo esser piena.
comincerò a contarne i buchi,
e le smorfie, le rughe come macerie
trucchi sporchi di mascara e lacrime disperse.

Calcinacci non se ne vedono
Ma il gelo s’infila al contrario,
scava solchi e feritoie e umori maligni.
Attacca le ossa
e troppa congiunzione mi consuma.



T (e)


Tu eri la nave negriera
le catene d'assenza
che m'impiccavano al tuo albero maestro
grosso, grande spuma  nella bocca
il silenzio imposto con la frusta,
sette donne prima del mio turno,
un proiettile ricoperto dal mio odore.



H


Non è l'acca la muta
né l'aspirata la lettera che crolla nel nome
si spezza è un cerchio
di altare gotico imperfetto
che rinnega la fonte
e l'Eden (ri)diventa muraglia
una spalla, un arco, una traccia
s'incompleta
come il riparo della pars fortunae
si proietta
e ne viene capovolta
ma non ne scappa
è impigliata
in una piantagione di alta vita

s'accartoccia e si spiana fino ad essere catena
e le due parti di ogni te\me
s'incenerano
inflagrandosi nel per sempre Altro. 




AVVERTENZA:
Le prime due poesie, M (e) e T, sono strofe tratte da Coniugazione Singolare, l'ultima, H, è invece inedita.






2 commenti:

  1. Meth Sambiase, donna sempre impegnata in campo culturale, poeta che definirei "senza tregua" e "fino all'osso", o altro che significhi la propensione e il coraggio di scendere fino al fondo più fondo delle cose, di sé stessa, degli altri. E tutte le volte, la sua, e quella della sua Poesia, è una "descente aux enfers", una discesa agli inferi, dalla quale - se si riemerge - non si gode di alcuna purificazione, ma invece si porta nella propria vita e nella propria poesia la cicatrice di ogni ferita, il segno di ogni bruciatura, l'odore sulfureo di una tale esperienza, della somma di tali esperienze. Nella poesia di Meth, la caratteristica, osservabile anche su se stessi, è quella di lasciare allibito il lettore, in un misto di gioia e di "accorsa anelante" del cuore, che cerca e trova le sorgenti della propria emozione nelle immagini e nelle sensazioni di assoluta bellezza di una poesia che ad altra poesia inevitabilmente rimanda. Peraltro il linguaggio, nei versi di Meth, come avviene nelle arti plastiche, trasforma continuamente, e sotto i nostri occhi, i suoi significanti, i suoi cifrari, le sue cifre, datandoli di una potenza simbolica, evocativa, stilistica, che rende sempre nuova e dunque sorprendente e inaspettata la sua inequivocabile, straordinaria Poesia.

    Antonino Caponnetto

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  2. Grazie di ogni attenzione per i miei versi. E per la lettura critica che m'incanta.

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