domenica 1 aprile 2012

ALESSIA D'ERRIGO (A-3) - TRE POESIE




Alessia D'Errigo, autrice, attrice e regista. Ricercatrice in campo teatrale e cinematografico. Da anni conduce un intenso lavoro sulla poesia parlata e scritta. Nel 2004 apre, insieme all’artista e regista Antonio Bilo Canella, il “CineTeatro di Roma” centro di ricerca, formazione e produzione in campo teatrale e cinematografico. Nel 2011 crea il progetto IMPROMPTU THEATRE (Teatro all’improvviso), con l’intento di voler fondere varie arti (musica, poesia, danza, pittura e teatro) in uno scenario d’improvvisazione totale. Progetto sancito dall’omonimo spettacolo “Impromptu” con il pittore-performer Orodè Deoro e successivamente da un altro evento “Variazioni Belliche (LamentAzione)”. Ha partecipato come attrice a svariati cortometraggi e lungometraggi; ha realizzato, diretto e montato opere cinematografiche, tra cui: “La casa del Sator” (2006), “Onde” (2007); ha scritto, diretto e interpretato numerosi lavori teatrali, tra cui: “Desiderio” (2006), “Shake Revolution” (2009), “Profetica” (2010), “Il pugno e la rosa” (2011). È rintracciabile, in rete, su www.cineteatro.it   e   http://www.cineteatro.org/docenti/alessia-d-errigo/

« Ogni atto artistico, per come lo sento, dovrebbe partire da una necessità spontanea, e proprio 
da questo stimolo spontaneo e necessario ho iniziato a scrivere all'età di dieci anni ma, non mi sento un poeta, piuttosto un veicolo cavo attraverso il quale si esprime la poesia. È un mettersi a servizio 
il mio, un sentire e un affidarsi ad essa totalmente ». 

« La poesia è un senso.
Io la definisco il mio sesto senso, ma forse, o almeno così mi piace pensare, 
lo è di tutti, solo che in alcune persone va risvegliato, stimolato, soffiato... »
« ... La poesia è ovunque, e scrivere è soltanto una delle innumerevoli possibilità 
che servono a renderla carne viva. »

« allontanatevi dall'ipocrisia - guardate:
la terra è vergine tra le costole ».


Su questo blog sono già apparsi dei testi poetici di questa Autrice. Si veda: TRE POESIE DI ALESSIA D'ERRIGO e ALESSIA D'ERRIGO - ANCORA TRE (POESIE)  

                                                                                                                                                                                                                                                                                       
                  



la collera degli angioli

la collera degli angioli partorirà dei grossi ceri neri
li farà colare nelle case degli uomini (come scherno alla natura)
pigerà contro le meningi di costoro fino a renderli nuovamente vivi
pigerà più forte contro il nodo dell'ombelico
per tagliare via ogni residuo di malattia
la collera degli angioli evacuerà il limbo della paura
aprirà spazi temporali d'ascolto segreto
collegherà l'uomo a sé
l'uomo all'uomo
risalendo le cicatrici del tempo
imprimendo il dono segreto
ch'è vita ch'è bava ch'è amore
per dio!
ch'è collera d'angioli a dio
ch'è dio che muore
ch'è resurrezione
la collera degli angioli strillerà negli orecchi
che per dio!
la terra è il nostro paradiso


testo protetto da licenza Creative Commons CC


ho smesso di scrivere del mare

il mio senso si disperde nelle alcove dell'esistenza
come un fungo allucinogeno d'idee
a cui manca l'appiglio sulla terra
a cui manca l'appiglio al suo essere
a cui manca l'appiglio.

i seni al vento
per procreazione divina
per amore multiplo di forme e colori
per motivazioni d'altro e innominabile
(d)io

i seni al vento
come lattice divino
esplodono nell'esistenza prossima di un'avvenire
ch'è d'altro quest'avvenire
di forme mute
di assoli d'insieme
placide membra all'unisono:
morte tua - morte mia
vita tua - vita mia
capisci cazzo!

non vengo a te per accarezzarti
con molli parole di speranza
che non c'è speranza:  c'è azione
c'è scelta, sempre
c'è scelta per dio!

tu non sei a mia immagine e somiglianza
tu sei me
per questo ho l'obbligo di schiaffeggiarti il viso
per questo ho l'obbligo di risvegliarti dai falsi dei
per questo ho l'obbligo.

smettila di proclamare una colpa
non c'è colpa: c'è responsabilità
(che non è colpa - non è colpa - intendi?)
smettila di sentirti vittima
che non c'è vittima né carnefice: c'è scelta (sempre)
c'è libero arbitrio
tu esisti non come uomo
ma come superamento dell'uomo stesso:
s-u-p-e-r-a-m-e-n-t-o d-e-l-l' u-o-m-o!

ho smesso di scrivere del mare
del suo ingoio perenne
ora prendo in mano mannaie
e le scuoto nella tua anima (ch'è la mia)
le scuoto fino a renderti invertebrato

e che io ti perdoni
dio


testo protetto da licenza Creative Commons CC


le tavole dell'oblio

mi tiro fuori da questo bestiario
come una lumaca privata del suo guscio
(libera al suo sacrificio)
sposa invertebrata dell'esistenza
- mi tiro fuori - non mi nascondo nel mio caldo guscio
non fingo poltrone d'avorio
guardo con quattro occhi:
Io

ho smesso con la carità
debello ogni rigurgito d'esistenza fiacca
priva di spirito in corpo
debello qualsiasi forma di cinismo
(ch'è solo rabbia nel cuore)
parlo chiaro, aperta alle mie albe
parlo d'AMORE:

I

se non hai più scelta
muori presto
il suicidio è sempre possibile
(preferisci la morte negli altri mondi
piuttosto che in questo)

II

se non hai più Io
brucia la tua croce
o sarai arso per sempre
in un limbo cieco

III

l'unica vita che si possiede
è fatta dell'unione tra corpo mente ed altrove
tutto il resto vive in affitto

IV

non parlare di cospirazioni mondiali
impara prima a respirare autonomamente

V

lascia i sassi pesanti nelle tasche del boia
e preparagli un grosso fiume d'amore dove affogare

VI

se vedi un ragno intessere la sua tela sul corpo di una farfalla
ricordati che puoi decidere se farla morire o vivere
(prenditi la responsabilità)

VII

non parlare prima di aver imparato a tacere

VIII

isegnare significa elevare un uomo davanti al suo Io

IX

se smetti di riconoscere la Bellezza altrui
allora significa che non sei più capace di crearne

X

vivi nel superamento dei tuoi limiti
e non - dentro - i tuoi limiti



lasciati al tuo corpo
ch'esso vede più dei tuoi occhi
ch'esso sa più della ragione
lasciati andare
precipita - ampio
prima del tempo
prima dell'amore
prima d'essere ciò che sei

la tua voce si apre
si scortica contro la lingua
s'infrange tra le labbra
riempie l'aria
lasciala urlare
scuotiti tutto
senti
senti
senti
ascolta
frastuono dei sensi che si fa silenzio
piccola inezia nelle tue mani
le tue mani
grandi
piene
contengono tutti i mondi
scivola
canta
canta
canta


testo protetto da licenza Creative Commons CC




1 commento:

  1. Alessia D'Errigo è al suo terzo passaggio sul nostro blog. Questo fatto dovrebbe, già di per sé, dare un'idea ai lettori-visitatori di quanto noi si ritenga significativa e degna della massima attenzione la poesia di questa giovane Autrice. Con tutto quello che, per Alessia d'Errigo, il "fare poesia" contiene in termini di impegno, di continuo affinamento, di tecnica, di sperimentazione linguistica, espressiva e gestuale, di gioia e di fatica quotidiana, di scommessa di sé e della propria vita.

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