tag:blogger.com,1999:blog-5111615251583205144.post3185937068200242031..comments2024-03-14T12:26:20.667-07:00Comments on Caponnetto-Poesiaperta: ALBA GNAZI - QUATTRO POESIE INEDITEAntonino Caponnettohttp://www.blogger.com/profile/17436404659148872300noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-5111615251583205144.post-66128122125924052772012-05-18T01:02:05.362-07:002012-05-18T01:02:05.362-07:00Ho conosciuto Alba circa due anni fa... le alchimi...Ho conosciuto Alba circa due anni fa... le alchimie delle similitudini hanno costruito nel tempo un'amicizia che affonda le radici in molte cose condivise, l'amore per i libri, la felicità di tenere una penna in mano lasciandola scorrere senza sosta sulla carta, in preda ai nostri pensieri.<br />E le sue poesie regalano forti emozioni e fanno vibrare le corde dell'anima.<br /><br />Anna Maria FunariAnna Maria Funarihttps://www.blogger.com/profile/12555831015856639441noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5111615251583205144.post-33973605819077727812012-05-14T05:51:04.426-07:002012-05-14T05:51:04.426-07:00“Le tout est de tout dire”
...“Le tout est de tout dire” <br /> Paul Èluard<br /><br />Ho “incontrato” Alba Gnazi su FaceBook. E ad attrarre la mia attenzione sono stati certi suoi brevi testi in prosa ma, insieme, delle particolari citazioni di poeti e scrittori; testi e citazioni che Alba usa a corredo di link musicali di “pezzi” splendidi, a volte sorprendenti. Per tutto questo, qualche giorno fa, le ho chiesto dei suoi testi per questo blog. Ha accettato. Pensavo di vedermi arrivare delle prose. No, erano versi (proprio quelli qui pubblicati). Questo mi ha come scosso. Ero impreparato per delle poesie. Ho dovuto leggerle più volte per fissare il cumulo di impressioni che dentro di me andavano sovrapponendosi. Ho capito, credo, un po’ come Alba possa tenersi con tanta costanza dentro ai molti luoghi della scrittura, come possa variamente esprimere e rendere attivo il suo profondo bisogno di dire e di dirsi. “Fin da ragazzina per me le parole sono una chiave e un ponte, un codice privilegiato e misterioso, un canto”, dice così Alba, e come conseguenza necessaria, non fa (non può e non vuole fare) a meno di scrivere. Credo che proprio la varietà di forme e modi che usa, costituisca per lei una salvezza rispetto alla continuità. Se scrivesse soltanto poesie, forse dovrebbe ogni tanto fermarsi – e talvolta soffrire di questo… “Perché è lecito scrivere versi di rado e controvoglia, / spinti da una costrizione insopportabile e solo con la speranza / che spiriti buoni, non maligni, facciano di noi il loro strumento”, come dice Czesław Miłosz. E a me pare che tutto ciò abbia prepotentemente a che fare con la poesia di Alba Gnazi. Una poesia della varietà espressiva, stilistica, formale, ma le cui cifre e simboli e cifrari - pur nei loro aspetti più segreti, più misteriosi e oscuri - è seducente, ammaliante talvolta. Una poesia che abita l’anima e il sentimento, ma anche lo spirito e l’intelletto. Una poesia nient’affatto sentimentale però, a volte quasi prosastica o antilirica, a volte dolcemente ritmica, a volte commovente, ma sempre capace di coinvolgere per ogni fibra del corpo e dell’anima il lettore. È una poesia che si “sente”, che si vive, e sulla quale poco possono le parole che si provano a descriverla. Una poesia che vive il suo tempo storico come vive i nonnulla del quotidiano, che conosce le moltissime maschere del nulla. Ma che, dicendole, ne svela debolezze ed orrori. È una poesia che ama, e che potrà amare anche se stessa, ma solo finché resterà capace di lottare coerentemente per affermare la vita e per mostrare in tutta chiarezza i mille volti del reale, perché, come dice Èluard: “Le tout est de tout dire”. <br /> <br />Antonino CaponnettoAntonino Caponnettohttps://www.blogger.com/profile/17436404659148872300noreply@blogger.com